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di fave diversamente condite, e a lui che domandava ch’è questa, che è quest’altra? rispondeva fava, fava, per fargli intendere che le donne son tutte a un modo, ed è ghiottoneria l’andar dietro alle salse. — Il Cipolla. Scrittore in criminale. — Suspendatur ecc. Che sia sospeso e squartato.

St. 94. Si dà ecc. Non si conclude nulla di buono. — Ritorte. Ripieghi, raggiri. — Non lo crede ecc. Non farà senno, non si emenderà finchè non lo farò legnare. Legnaia è borgo vicino a Firenze.

St. 97. Laldotti. Laudotti, brevi lalde, laudi.

St. 100. Supir. Su questa parola, stanno zitti i commentatori; zitto il vocabolario; e starò zitto anch’io per non saper che dire. — Sporti. Sporga, esca. — Acciò ecc. Suppone che la Parca, dopo aver finito di filare la vita di Baldone, faccia del filo quel che tutte le filatrici fanno, che lo avvolgono dal fuso all’aspo per farne la matassa. - Lo stoppare che segue allude all’uso di zaffare i morti onde non mandino esalazioni, finchè sono sopra terra. L’ottava è in bisticcio: e prima del Lippi ne aveva scritta una simile, ma forse meno spontanea, Luigi Pulci nel suo Morgante, XXIII, 47.

St. 101. Grattaticcio. Grattatura, lieve