Pagina:Lippi - Malmantile racquistato.pdf/373

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nono cantare 329

2.
E pur la gente corre, e vi s’accampa
Ognun, per farsi un uomo e acquistar gradi,
Quasi degli uomin colà sia la stampa,
Mentr’il cavarne l’ossa avviene a radi.
Là gli uomin si disfanno, e chi ne scampa
Ha tirato diciotto con tre dadi1;
E pria ch’ei giunga a esser caporale,
Mangerà certo più d’un staio di sale.
3.
Sícchè e’ mi par ben tondo ed un corrivo2
Chi può star bene in casa allegro e sano
E lascia il proprio3 per l’appellativo,
Cercando miglior pan che quel di grano.
Ce n’è un’altra ancor ch’io non arrivo4,
Ch’è quell’assalir un coll’armi in mano
Che non sol non m’ha fatto villania,
Ma che mai viddi in viso in vita mia.
4.
Orsù, cerchi chi vuol battaglia e risse
E si chiarisca5 e provi un po’ le chiare;
Che s’io credessi farmi un altro Ulisse,
L’armi perciò non m’hanno a inzampognare6.
Ognuno ha il suo capriccio, come disse
Quel lanzo che volea farsi impiccare;
Però mi quieto, ma perch’ora bramo
Mostrarvi il vero, attenti e cominciamo.

  1. St. 2. Diciotto ecc. È stato fortunatissimo. Con tre dadi il massimo dei punti è 18. (Nota transclusa da pagina 396)
  2. St. 3. Corrivo. Semplice, credulo. (Nota transclusa da pagina 396)
  3. Il proprio ecc: Il certo per l’incerto. Modo preso dal linguaggio grammaticale. (Nota transclusa da pagina 396)
  4. Non arrivo a intendere. (Nota transclusa da pagina 396)
  5. St. 4. Si chiarisca ecc. Vedi c. I, 1 e 60. (Nota transclusa da pagina 396)
  6. Inzampognare. Infinocchiare. (Nota transclusa da pagina 396)