Pagina:Lopez De Hoyos - Relatione della morte, et esequie del serenissimo principe Carlo, figliuolo del catolico re Filippo II re di Spagna et c., 1569.djvu/36

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écquafifemprcera T^tcollocet eumcum Prìncipibusi Finito queflo rifpoifi era già notte, nell’ufcirc di fua Mae/làigr della Principejfafu alcuna dilatione,per efi fere tardi cr ufiire tanto -travagliatidal caldo, dalla /{rettezza del luogo & il molto,che durò? officio, alcun nifi ne andar on oguati per diuerfì luoghi ♦. l’Principi, il Cardinale } i Baroni,<£?: molti altri Cauallieri tornarono’ accompagnandofila JSdaeflà in Palazzo ♦ Ullluflrifsimo Cardinale ancorachéfi trouajje indi Jpofiofi sforzò per afiifleretutto il tempo,che iigcucrno dellajVLonarchia delRenofiro Signoregli concedeva:®* cofitornò alfuo alloggiamento accompagnato da tutto il fiore della Corte+ Il di figliente,che fu Mercore undecidi ^gofio, tilt tigli ordiniconcorfiro a SandDomìnìco, ben per tempo,, et ogni imo di lorodijfeun notturno cantato con mejjà. Laquale finita ogni ordine ufciua al tumulo a dire il fu& nfponjo. In tutto (piefio tempo fifiuonauano Tc campane in tuttala terra fino a tre borè di notte, In queflo tempo furono fuonate le campane nel mona? fieno di SandDominico il Reale, ®r eJJèndofi ridotti in Palazzi tutti quelli } c he a uefpcro fi tr oliarono,uficndo di Palazzoper Tardinedel dì avanti giunti al Monafierio’ la Reina, laPrincipcfJa rientrarono come Val» tra volta. /Principi,il CardinaleBaronigli K^dmbaficiatorf, iCon?