Pagina:Lorenzo de' Medici - Opere, vol.2, Laterza, 1914.djvu/308

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302 xvii - rime varie o di dubbia autenticitá

Sará forse anche buon questo
che v’insegni un certo inchiostro,
che fia proprio al caso vostro,
se ’l vorrete adoperare.
     Nello scriver fia piú destra,
sí che ’l giuoco netto vada:
chi è pratica e maestra
tiene un po’ il brigante a bada,
ché non paia che alla strada
la si getti al primo tratto,
poi conchiuder pur affatto
sanza troppo dondolare.
     Sopra tutto ti sia a mente
d’andar sempre ad ogni festa
bene in punto fra la gente,
perché quivi amor si desta.
Se qualcuno il piè ti pesta,
non dá briga, sta’ pur soda:
chi ti serve, onora o loda
si vuol sempre accarezzare.
     È ben buono a dar la salda
qualche po’ di gelosia,
e una fredda ed una calda
fa che Amor non si disvia.
Non dir piú, canzona mia,
che le son cattive troppo;
orsú il mio cavallo è zoppo
e non può piú camminare.