Pagina:Lorenzo de' Medici - Opere, vol.2, Laterza, 1914.djvu/335

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nota 329

(c. 107 t-108 t); — 10° Trionfi e Canti carnascialeschi (c. 109 r-115 r); — 11° Ballate (c. 115 t-119 t) — 12° Due sonetti amorosi (c. 120 r); — 13° Il simposio (c. 121 r-135 r).

7. Palatino 209 [P6]. Cfr. Gentile, i, 262: Il Simposio (c. 1-20).

8. Palatino 445 [P7]. Cfr. Gentile, i, 593 sgg. Codice miscellaneo di rappresentazioni sacre. La rappresentazione di san Giovanni e Paolo (c. 103 r-128 r).

9. Palatino 816 [P8]. Cfr. Gentile, ii (Roma, 1890-99), 340 sgg. — 1. Sonetti, col Commento in prosa (c. 1 r-48 r); — 2. Capitolo pastorale [il Corinto] (c. 48 t-51 r).

10. Riccardiano 1166 [R]. Cfr. S. Morpurgo, I mss. della Bibl. Riccardiana di Firenze, Roma, 1893-1900, i, 202 sgg. Antologia di prose e poesie del Quattrocento e del Cinquecento. C. 88 r: L[aurentius] M[edices] Hermellino equo sue puelle utendum misso: «Se, come Giove, transformarsi (sic) in toro».

11. Riccardiano 1413 [R1]. Cfr. Morpurgo, i, 451 sgg. Micellanea di prose ascetiche, rappresentazioni sacre e laudi. — C. 258 r: «O maligno e duro core» (laude); — c. 258 t: «Quanto è grande la belleza» (laude).

12. Riccardiano 1880 [R2]. Cartaceo del secolo xv exeunte; mm. 285×215. di cc. 70 modernamente numerate. Contiene il volgarizzamento della Guerra punica di Lionardo Aretino (c. 1-60), e da c. 61 alla fine diverse rime dell’Aretino stesso, di Filippo di Massa, ecc. A c. 70 r il sonetto: De Fortuna, con la data «1491», attribuito al Magnifico.

13. Riccardiano 2723 [R3]. Cartaceo della fine del secolo xv; misura mm. 296×220, di cc. 105 modernamente numerate, con indizi di piú antica numerazione. Nel recto del 2. foglio: Rime | del Poliziano, di Lorenzo | de’ Medici | di Dante, | e d’altri; nel verso, di mano moderna, l’indice-sommario. I componimenti sono quasi tutti adespoti ed anepigrafi; una seconda mano piú recente aggiunse, spesso erroneamente, le attribuzioni al Poliziano o al Magnifico: «L. d. M.», e «Pol.». Le date numerose, qua e lá ripetute, ci riportano alla fine del sec. xv. A c. 95 v: «1487. Questo libro è di franc.° di L.° di Bernardo de medici e degli amici sua». Contiene le Stanze (c. 1 r-28 v) e l’Orfeo del Poliziano (28 v-34 v), quattro canzoni di Dante (57 v-59 r), parte della II selva di Lorenzo (37 r-39 r) e molti componimenti popolareggianti, ballate, strambotti, rispetti spicciolati e continuati, canti carnascialeschi, oltre alla lettera a don Federigo d’Aragona, attribuita al Poliziano.