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V

A’ SUOI AMICI

ANDREA RUBBI.


LUcrezio fu il primo poeta ordinato de’ classici Romani. Cortesi amici, io vi considero altrettanti filosofi ragionevoli ed evangelici. Con questa idea io non ho dubitato di offrirvi uno Scrittore di principj Epicurei, e che giustamente deve proscriversi per chi temesse d’imbrattarsi d’una pece sempre pericolosa. Posso dire, che questo fu il solo uomo nella lingua ancor primigenia, che tentò un argomento assai aspro sotto l’incude poetica, perchè filosofico in tutto. Si sforzò di renderlo piacevole e ameno con imagini e digressioni; e divenne la delizia di coloro cui piace il poetare filosofando. Fu imitato da pochi; e fu buon consiglio, perchè pochi uniscono in versi la filosofia e la poesia senza annojare i lettori. Non v’invogliate delle sue massime, nè crediate un assioma ogni suo sistema. L’autore era idolatra, di setta disapprovata dai buoni. Nissuno abbraccerà quanto predica; ma sia contento di pascersi


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