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SULL’ARGENTINA


IL GOVERNO IN AZIONE.1

L’ultima volta, mio buon lettore, abbiamo osservato l’allegra parodia electoral — per dirla con la frase del paese — argentina. Vediamo oggi che cosa ne viene fuori - che, come vedremo, è per noi italiani il più interessante.

E prima di tutto vediamo chi ha il monopolio del Governo nell'Argentina. Un giurista, il prof. Martinoli, in una sua monografia sul Diritto argentino, calcola che tolti gli stranieri, i loro figli ancora in minore età, le donne e i bambini, che se figurano nel censimento non sono per ora nelle liste politiche, e tolti gl’indiani, i semibarbari, i gauchos e tutti i detriti in dissolvimento delle razze inferiori, i quali non sono che «docili e incoscienti strumenti di qualunque Caudillo, rimangono pochi argentini padroni del campo politico.» «Gli argentini, dunque, atti al Governo — egli scrive — sono in franca minoranza, in dichiarata insufficienza, chiamati ad amministrare interessi in


  1. Dal Corriere della Sera del 29 maggio 1902.