Pagina:Maffei, Scipione – Opere drammatiche e poesie varie, 1928 – BEIC 1866557.djvu/310

Da Wikisource.
304 poesie varie


XXIII

     Par manchi un non so che, pur nulla attende.
È amor che parla al cor, ma non l’intende;
e se ’l canto talor piú allegro sorge,
amor la fa parlar, né se n’accorge.

     Ritorna al suo lavor la pastorella
ch’ancor risplende in Ciel l’ultima stella,
si sveglia al suo cantar il nuovo giorno
e suona per piacer l’aria d’intorno.
Scherzando inganna poi la sua fatica
e sorride al suo dir la madre antica.
Ma pure un certo che si sente al core
che non è giá dolor, ma par dolore:
le par di desiar, ma non sa cosa,
e vuol chiederlo altrui, ma poi non osa.