Pagina:Maffei - Consiglio politico finora inedito presentato al governo veneto, 1797.pdf/51

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la testa fra loro, nè vi fu, chi per l’uno, o per l’altro mettesse una voce.

Io non voglio dar fede ad alcuni, i quali avendo assai praticata la Terra-Ferma in varie parti, e ogni genere di persone in essa, pretendono d’avere scoperta non solamente indifferenza, ma alienazione. Afferman questi, che si dolgono i Contadini d’essere (non so, se per ordine, o per disordine, e forse per l’uno e per l’altro) grandemente aggravati; spiacciono al minuto popolo gli ultimi accrescimenti d’aggravio sopra il pane, sale, e somiglianti; che pare a’ Mercanti non venir promossi, ma piuttosto impediti nello Stato i lavori, i transiti, e le spedizioni. Che diremo della Nobiltà esclusa dalla più parte di quelle dignità, che negli altri paesi sono il suo patrimonio? Non lasciano i forastieri che vengono d’insultar sovente i Cavalieri di Terra-Ferma, rimproverando, che di loro niuno si sente costituito mai in que’ gradi, che a’ Nobili dell’altre parti sono comuni. Ma vi è qualche cosa, che dicesi riuscir ancor più amara ed affittiva: e sono le inquietudini, le quali dicesi dover soffrire chi si trova confinante, o vicino a’ beni di alcun Patrizio, che abbia per mala sorte, e contra sua intenzione Fattori inquieti. Forse però alcuni in ciò mal