Pagina:Maffei - Verona illustrata IV, 1826.djvu/53

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notizie generali 47

sano formava un’altra Congregazione, che votava dopo quella dell’urbano. Le Chiese di città erano altre volte provedute di molto onorevol rendita; ma ora, benchè rimangano su l’istesso piede nell’aggravio, son venute in gran parte quasi al niente, per essersi andati disperdendo i livelli; il che più disordini forza è che produca nell’Ecclesiastica disciplina. Nè questo danno suppliscono più i lasci, o legati de’ cittadini, quali da gran tempo non più alle Parochie, nè a luoghi Pii, nè a Ospitali, ma soglionsi solamente disporre a favor de Regolari. Tra le Abazie commendate insigne sopra tutte è quella di S. Zenone, passata in commenda nel principio del 1400. Detratta la mensa de i Monaci, quando i beni siano ben diretti, e l’entrate corrano a giusto prezzo, si calcola la rendita dell’Abate a ducati quindicimila. Possiede più giurisdizioni temporali e spirituali, e tien però Cancelliere, e ne’ suoi Benefizj di città e fuori ha la presentazione e la nomina. Le cause civili de’ suoi son giudicate dal Commissario da lui deputato, e l’appellazione va a’ Rettori uniti. Pingui Abazie sono ancora tra l’altre quello di Santa Maria della Ghiaia, e della Trinità. Il Monastero di Santa Maria in organo, or tenuto dagli Olivetani, e quello ancora di San Nazario tenuto da Monaci neri, hanno giurisdizione sopra alcune Chiese e Parochie, e danno le bolle a gli esaminati e giudicati degni dal Vescovo. Tanto i Benefizj di città quanto quelli del territorio per giustizia naturale e per volontà del Principe, a bastanza