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un sogno 169

e nella notte splende ancor più, illuminata sempre dalla luce elettrica.

La statua ha due grandi occhi fatti di diamante, che col sole e colla luce elettrica paiono due stelle. Guarda verso il cielo sorridendo, come se spiasse il lontano orizzonte, e col braccio destro rivolto in alto tiene una fiaccola, che coll’artifizio di diverse luci, dei colori dell’iride, sparge tutto all’intorno come tanti raggi sfolgoranti.

Il Palazzo della Scuola è in una piazza posta ad una certa altura, per cui quella statua veduta nella notte da ogni punto della città sembra un faro.

E infatti è il faro di Andropoli, è la luce della scienza, che dalla capitale del nostro pianeta sembra illuminare tutto il mondo.

E non fu forse la scienza, quella che guidò gli uomini alla ricerca del vero e del buono?

E non fu forse la scienza, che trasformò il selvaggio irsuto e feroce, preda delle belve e degli uragani, nell’uomo bello e po-

Mantegazza. L’anno 3000. 22