Pagina:Manuale di economia politica con una introduzione alla scienza sociale.djvu/335

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[§ 96-97] gli ostacoli 325


Su o y portiamo i prezzi delle quantità di grano, su o x le quantità di moneta che rappresentano le spese. Facciamo o a eguale a b, eguale a 100; a h, eguale a 120 è il prezzo della quantità di grano prodotto nel primo possesso; Fig. 42l k, eguale a 100, è il prezzo della quantità di grano prodotta nel secondo possesso; o h k è la linea delle trasformazioni complete. Se tiriamo la retta o s t parallela a h k, h s, sarà eguale a 20, la linea v s t è linea di indifferenza degli ostacoli di indice 20. È la sola per la quale un sentiero rettilineo movendo da o possa essere tangente ad una linea di indifferenza, al disopra di h l (si confonde con quella linea da s verso t). Esiste una linea di massimo utile che è precisamente s t. L’equilibrio dovrà avere luogo su quella linea. Non c’è che da ripetere quanto dicemmo nei paragrafi precedenti.

97. Quando il possidente si confonde coll’imprenditore e col consumatore, non consuma più tutto il suo grano ad un prezzo eguale per tutte le porzioni; egli segue la linea delle trasformazioni complete o h k, invece di seguire la linea dei prezzi costanti o s t; l’equilibrio ha luogo in un punto di h k, invece di avere luogo in un punto di s t.

Tale fenomeno ha luogo in casi molto più generali di quello ora accennato, e sarà studiato nel capitolo seguente.