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Diario di bordo: incontri, scontri, naufragi e salvataggi | 109 |
particolare premio alle ricostruzioni originali. Insomma, quello
che gli studenti amano chiamare “una tesina”;
(ii) un contributo su Wikipedia. Non ho definito un obiettivo minimo di pagine da modificare o di caratteri da inserire: nel nostro caso, trattandosi di giuristi -e quindi per loro formazione tendenti verso la prolissità- non mi sono preoccupato di individuare un minimo di contributo. Non ho neppure specificato se si dovesse trattare dell’integrazione di una pagina esistente (o di più pagine) o della creazione di nuove pagine;
(iii) una breve relazione finale di riflessione sul percorso e di autovalutazione, sull’attività realizzata e sullo stato delle proprie competenze.
Mentre i contributi su Wikipedia e il working paper erano progettati come lavori di gruppo, per cui i diversi gruppi di studenti avrebbero dovuto presentare un prodotto unico, la relazione di autoriflessione era pensata come un lavoro individuale.
Il progetto si articolava su 10 settimane, l’intera durata del corso.
Non ho definito la tempistica interna, lasciando che fossero gli studenti a stabilire i termini di consegna.
L’unico termine rigido che ho individuato è stata la pubblicazione dei contributi su Wikipedia per la fine della settimana 8, in modo da avere due settimane per analizzare le reazioni della comunità di editor di Wikipedia e per discutere eventuali modifiche da effettuare.
Ho illustrato agli studenti quelle che, a mio avviso, erano le macro-fasi in cui si poteva articolare il lavoro, chiarendo anche che erano liberi di auto-organizzarsi in maniera differente.
Queste le fasi del lavoro che ho suggerito:
1. ricerca delle fonti e dei materiali, a partire dai primi suggerimenti bibliografici offerti;
2. redazione del working paper;
3. comprensione delle regole di funzionamento di Wikipedia;
4. redazione contributo voce sulle sandbox;