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Quinta sintesi

LA BAITA

Interno di una baita diroccata. A sinistra una grande breccia dà sullo spiazzo della mandra cintato da muretti di pietre laviche.

In fondo a destra un rozzo palco di tronchi e fasci d’erbe alto 50 centimetri, che serve da dormitorio ai pastori. E’ ingombro di cappotti, pelli di pecora, socchi e selle di mulo. Al muro tre fucili da caccia. A terra le giarre e le bacinelle per la fabbricazione del formaggio. Sul palco è stesa Eugenia con la veste stracciata e le carni ferite e bruciate. Nella breccia il plenilunio sereno tagliato a quando a quando di bagliori rossi balzanti, vocìi lamentosi, profumi di ginestre e odore giallo di anidride solforosa. Una parte della breccia dovrà essere chiusa da una tela bianca per dar modo di crearvi sopra le ombre ingigantite dei pastori e cani selvaggi arruffati torvi che custodiscono la mandra delle pecore. La baita semibuia viene ogni tanto completamente ottenebrata quando passa davanti alla breccia il carrello della teleferica che porta la neve dalla neviera al piano.


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