Pagina:Marino Poesie varie (1913).djvu/36

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24 parte prima

in quel piacer gentile,
cui presso ogni altro è vile,
baciando l’altra, ch’a baciar la ’nvita,
alfin ne more, e quel morire è vita.
     Deh taci, o lingua sciocca;
senti la dolce bocca,
che t’appella e ti dice: — Or godi, e taci! —
e, per farti tacer, raddoppia i baci.