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a lui dedicandolo. Delle parti del quale debba il quarto libro considerare.

E bisognando per mantenere le signorie e dominii fare fortezze per le quali i pochi possano resistere agli assai, e quelli offendere, nel quinto libro è da descrivere più forme di rocche di nuove invenzioni.

Oltre alle predette cose essendo necessario all’uomo più mercanzie e frutti transportare per mare da luogo a luogo dove sono i porti necessarii, nel sesto libro è da insegnare le parti e forme di quelli.

Ultimatamente perchè edificando, molti pesi grandissimi bisogna muovere, che senza ingegno la forza umana è insufficiente, nel settimo ed ultimo libro è a dimostrare più modi per i quali facilmente il detto effetto si consegua1.

E per questi sette libri pare che tutta la materia di quest’arte sia perfettamente compresa.

  1. Si conferisca questa divisione del trattato con quella che è nel codice sanese (Catalogo analitico de’ codici al n.° VI). In questo settimo libro, quantunque prometta l’autore di trattare della meccanica, propriamente detta, non parla però quasi d’altro, che dell’arte di fare i mulini: perciò fu in questa edizione stimato bene di tralasciarlo.