Pagina:Martini - Trattato di architettura civile e militare, 1841, I.djvu/187

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libro ii. 167

nobili membri e facilmente offendibili che siano nell’animale, cioè il core e il cerebro: nei quali similmente bisogna lascino alquanto della mala complessione loro; onde producono epilessia ed altri morbi grandissimi. Grande avvertenza adunque debbano avere i prudenti in ordinare i necessarii, per evitare questi inconvenienti, e oltre a questo per la vergogna che ne segue per i forestieri e uomini intelligenti.

Tre parti adunque devono avere in sè. La prima che sieno in luogo commodo agli abitanti la casa. La seconda che sieno commodi e agiati, sicchè l’uomo non stia con disagio in quell’atto. La terza e ultima che per essi non si senta alcun fetore, sì per la molestia della trista sensazione, sì per evitare i mali morbi che per la puzza si producono. Quanto alla prima parte dico che i necessarii si lochino in luogo che alle camere e alle prime abitazioni interiori sieno propinqui, in loco più remoto e coperto che possibile; e alle camere principali si faccino nelle postcamere, ovvero in luogo contiguo alle camere, sicchè non sieno in esse, ma propinqui quanto è possibile: e alle altre camere meno principali si può ordinare che un luogo a più deserva, secondo la comodità della casa: e questo consiste nella discrezione dell’architetto. Quanto alla seconda i necessarii devano avere mediocre lume per piccolo pertugio, quanto è conveniente all’esito del fetore: devano essere alti un piede e mezzo, o un piede e due terzi; e per volere ad ogni uomo satisfare, facciansi graduati per la comodità che ne segue, il che descrivere non pare onesto. Oltra a questo, sopra a tutto è da guardare e ordinare che non sieno ventosi, perchè oltre alla molestia e impedimento che danno all’atto, sono mal sani e moltiplicano lo malo odore, e per questo non devono mai essere locati sopra a chiaviche, ovvero chioche, la qual cosa molti usano per mandar via le fecce, nè eziandio devono avere spiraglio, se non nel modo che immediate dichiarerò, per torre la puzza. Quanto alla terza parte, in prima è da fare un esalatoio dove l’aere putrefatto e corpuscoli fetenti abbiano esito, il quale per tuboli debba pervenire alla sommità della casa1, acciocchè a nessuna

  1. Poichè l’esalazione operavasi non per un tubo solo ma per più tubi, si ovviava all’inconveniente del rincacciare che fa il vento. Dunque questa pratica ed è più vecchia di quanto paia, ed era allora meglio ordinata che ora non sia.