Pagina:Martini - Trattato di architettura civile e militare, 1841, I.djvu/249

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libro iv 229

emicicli, siccome quelle della B C D, le quali controlinee si chiamano E F, M N, G H, I L. Dipoi si tiri altre transverse linee dal punto E, F e dal G, H e dal M, N e dall’I, L, le quali estremità d’angoli e posamenti di linee termineranno in quattro emicicli, siccome quello della B C D; e così verranno avere proporzionata misura: e accadendo formare il tolo ovvero cupola, si deve tirare la circonferenza alle intersecazioni medie del minore o maggiore quadrato, siccome per la figura (Tav. III. 9) più chiaramente si dimostra. E queste simili figure, preso la forma e il modo, si possono a più varie composizioni di templi adattare.


CAPO IV.

Che le proporzioni de’ templi sono dedotte da quelle dell’uomo.

Perchè appare molto più necessario alla ragione dovere satisfare che ad alcuno nostro sensuale appetito, e massime per quelle cose che con arte e ingegno devono essere governate, siccome nel costituire alcuno divino o sacrato tempio, e perchè e’ sono molte varie opinioni d’onde tal partimento abbia avuto ragione o principio: è da considerare che molti solerti e speculativi ingegni si siano affaticati ad imitare la natura in tutti gli esercizi, e da quella hanno tratto le ragioni siccome imitando i partimenti e membri del corpo umano, dal quale il numero perfetto, come Platone1 ne descrive, si trova esser tratto; e Vitruvio2 narra delle misure e proporzioni de’ templi e colonne, senza la cui simetria dice nessuno artefice poter nissuna cosa con ragione bene operare. E trovando molte varie opinioni esistere circa esso corpo, ho determinato alcuna brevemente dimostrare. In prima è da sapere che in due modi si può dividere, cioè in parti nove (Tav. III. 10), e in parti sette; quello di parti nove è tutta l’altezza della faccia dalla estremità del mento al nascimento de’ capelli, e una parte dalla forcina della

  1. De legibus et in Politico.
  2. Lib. III, cap. I.