Pagina:Mastriani - La cieca di Sorrento 2.djvu/56

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ma non dimandò di vederlo, imperocchè Gaetano al titolo di medico congiungea quello di amante.

Il Marchese dovea preparar l’animo di lei a ricevere la prima visita del fidanzato; epperò, non sì tosto rimessa e tornata in sulle di mostrazioni di tenerezza tanto che per ben due ore era una gioia demente tra la figlia e il padre che non poteano saziarsi di riguardarsi l’un l’altra, il Marchese le parlò di Blackman. La fanciulla arrossò tutta, nascose il capo nel seno paterno e a bassa e lagrimevol voce, gli disse:

— E perchè non viene il signor Blackman? Perchè s’invola alla mia riconoscenza? Dopo Dio, non debbo a lui questa seconda esistenza che mi si apre dinanzi agli occhi?

— Il signor Blackman ha voluto cedere il posto all’amor paterno, figlia mia, le rispose il Marchese: la sua anima è nobile, dilicata. Imitando la Provvidenza che spande i beneficii e si nasconde agli sguardi degli uomini, Oliviero, benchè arda di mettere a’ tuoi piedi la sua esistenza, non ha voluto mostrarsi a te che dietro tuo permesso. Oh com’ei trema di comparirti dinanzi, figlia mia!

— Ei trema! e perchè? Che cosa m’importa che egli non è bello come te, padre mio! Iddio mi comanda di amarlo, ed io l’amerò. Padre mio, non so quello che io provai per quest’uomo, allorchè la sua mano mi strappava dalla pupilla quel velo di morte che per diciassette anni mi aveva forato la luce del so-