Pagina:Maturin - Melmoth, III, 1842.djvu/171

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mar seco lui una società. Vi si recò dunque con sua moglie e suo figlio lasciando in Ispagna una bambina ancor lattante.»

(Questa rassomiglia tutta la mia istoria, disse fra sè il signor d’Aliaga, senza poter immaginare, dove lo straniero volesse andare a parare.)

«Due anni ristabilirono non solo la sua fortuna, ma ancora fecero nascere in lui la speranza di aumentarla considerabilmente. Risolvette dunque di fissarsi alle Indie, è scrisse in Europa perchè la sua figlia andasse a raggiungerlo insieme con la sua nutrice, Mora di una fedeltà a tutta prova e che da molti anni era al suo servizio.»

(Anco questo mi ricordo essermi arrivato, osservò un’altra volta don Francesco, la cui concezione non era prontissima.)

«Si imbarcarono diffatti alla prima occasione che si presentò. La nave fece naufragio, e si divulgò la voce che la bambina e la nutrice erano perite con tutto l’equipaggio. Ma invece si seppe più tardi, loro sole esser-