Pagina:Maturin - Melmoth, III, 1842.djvu/216

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de’ ministri; si avanzarono essi, e restarono al sommo turbati quando videro, che la bambina, che loro consegnava Isidora, non era più, che un cadavere. Sulla fronte di questa figlia dell’infortunio si vedeva una marca nera. I giudici informati di quella straordinaria circostanza decisero, che la prigioniera dovesse dopo ventiquattr’ore comparire di nuovo avanti il tribunale, onde spiegare la morte di sua figlia. Non era ancora passata la metà del tempo assegnato, che Isidora era sul punto di comparire avanti un tribunale più augusto e più tremendo. Quando gl’inquisitori seppero lo stato pericoloso di lei giudicarono opportuno di non doverla più turbare, e dietro la dimanda della prigioniera, permisero al padre Giuseppe di venirla a visitare, e confortare negli ultimi momenti della sua vita.

Era la notte; ma in una prigione non vi ha differenza fra la notte e il giorno. La debole luce di una lucerna rischiarava la cella della prigioniera penitente distesa sul letto di