Pagina:Maturin - Melmoth, III, 1842.djvu/62

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vivere, e farò tutto ciò, che vorrete, eccetto.... Mio padre caro padre! esclamava Ines, risparmiateci la vita! Dimani forse avremo di che nudrirci! Maurizio, il più giovine dei figli, balzò giù del letto ed avviticchiandosi alle ginocchie del genitore: o mio caro padre! gli disse, perdonatemi! stava appunto sognandomi, che nella camera vi era un lupo che ci strangolava tutti. Vi ho chiamato ripetute volte in soccorso, ed incominciava credere che non verreste, ed intanto... Oh Dio! oh Dio!.. Siete voi, che vi siete convertito in lupo!

«Per buona sorte le mani dello sfortunato padre erano divenute impotenti per la convulsione medesima, che le aveva portate a quell’atto di disperazione. Le due figlie erano cadute tramortite per l’orrore, e sembravano morte. Il giovanetto fu assai astuto per fingersi morto ancor esso. Ritornò dunque sul letto, ed in esso si distese ritenendo il respiro.....

«Quando l’infelice Walberg credette di aver compiuto il suo orribi-