Pagina:Meditazioni storiche.djvu/100

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I mente approvatissimo, e ne abbiamo memorie, tradizioni da tatti gli altri storici primitivi. Avemmo si la cronologia di quell’età, e principalmente l’èra che la termina, impugnata già in apparenza da tulle quelle memorie; ma a poco a poco, progrediti gli stadi, l’avemmo meno ampiamente impugnata, e F abbiamo ora meravigliosamente confermata da esse, tantoché ne troviamo una mollo probabile determinazione delle indeterminatezze bibliche. E non abbiamo poi monumenti umani o tellurici che confermino nè contraddicano quella storia. Abbiamo, in somma, nna grande e molte minori prove prò, e nessuna contro; molte affermazioni, e nessuna negazione. Resta quindi intiera la potenza della prima; niuna sana critica la, può rigettare. E se poi a queste prove positive e negative, traile dalla scienza storica, cronologica, antiquaria o geologica, noi aggiungiamo le prove tratte dalla scienza e tradizione religiosa, cbe in somma è scienza pur essa; e se dalla certezza complessiva cosi risultante noi scendiamo alle certezze particolari de’ fatti compresi in essa,, rimarrà chiara la cattiva critica, la cattiva scienza od inscienza di chi dubiti di tali falli per la sola ragione che sono diversi da’posteriori, che si chiamano soprannaturali relativamente alla nalnra posteriore.

XIII. Rammentiamoli ora brevemente. Sono pochi ma gravissimi: il primo peccato e la cacciala dal paradiso terrestre; Caino ed Abele; i primi sacrifìcii e la prima morie; la nascita di setb terzo figliuolo di Adamo; le discendenze di Caino e di’séth; i primi tentativi della vita stanziala in città e della vagante nelle tende; le invenzioni della musica e de’ lavori di metallo; il baon servigio di Dio, ristrettosi fin d’allora nella sola schiatta di seth;e finalmente il rimescolamento, la corruzione pronta ed estrema delle due schiatte, l’ira, il pentimento figurato d’Iddio; il diluvio, la famiglia di Noè salvata sola, e Dio placato promettente non più distruggere cosi il genere umano. E questi fatti sarebbero fecondissimi d’osservazioni; ma noi ci ridurremo a quelle più necessarie alla connessione del nostro argomento.— Del paradiso terrestre, cioè di quella condizione degli nomini la quale per comparazione colla presente pare ad alcuni impos