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rici accompagnare o seguir da vicino Orfeo, e da lui esser delti Orfici intorno al 1800; cosi molli poeti narrafori od epici precedettero, accompagnarono e seguirono Esiodo ed Omero intorno all’800, e fnron detti poi Esiodici ed Omerici; e il complesso de’ loro poemi furono detti due cicli epici; 1 e questo fu in parte che condusse a quella stranezza di credere che i grandi poemi di’que’cicli fossero composti da parecchi. Ma teniamoci a’ falli anticamente noti e più naturali. Molti furono i poeti d’ogni ciclo;fra’molti, pochi grandi; fra’ grandi del ciclo omerico o troiano, uno grandissimo. Cosi Virgilio poi fra’ molti della coltissima età sua; cosi Dante fra’ non pochi della sua, quantunque appena nscenle di barbarie. I grandissimi non camminano solitari come si canta; sloricamente, non sono mai se non i soprassaglienli tra una folla. Le condizioni della età fan sorgere una di queste di tempo in tempo; l’altezza della umana natura fa sorger quell’uno sopra gli altri. — Ed una lerza o quarta folla di poeti sorse poi nel tempo che corse tra Omero e Pisislrato; una folla di poeti vari, lirici, satirici, elegiaci: Tirteo (a. 680 circa) il gran poeta militare Jonio a servigio de’ Dorii; Archiloco (a. 700 circa) l’inventor della satira; Arione di Lesbo, stesicoro di sicilia, Mimnermo, Alceo, e non pochi altri, e soprattutti saffo e Anacreonle.1
Coll’antica lirica si congiunsero la musica e il ballo. I primi poeti cantarono ed accompagnarono con suoni i lor carmi; e. il coro ripeteva una parte del carme e del canto, e l’accompagnava col ballo. — Nè Orfeo, Museo, Lino e gli altri poeli primitivi furono solamente cantori e sonatori, ma composilori, ed anzi inventori o introduttori di stranienti e modi musicali. Perciocché le tradizioni greche ed egizie, concordano a far viaggiare quasi (ulti questi in Egillo; e parecchi de’ lóro slromenli musicali si ritrovano figurali là sui monumenti. Quindi non resta dubbio di ciò, che c’è altronde fatto probabile da (ulte le ragioni storiche: che tutti questi e gli altri apportatori di culli e riti stranieri, apportarono insieme i germi della poesia, e le due arti accompagnatrici, la
’ schoall, op. cit., lib. II, cap. 4.
- sohoell, op. cit., lib. 11, cap. 5; e lib. HI, cap. 10.
