Pagina:Meditazioni storiche.djvu/488

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l’aristocrazia, o della democrazia, secondo che eran tratti da qnella o da qnesta. E cosi negli Etrusci servirono senza dnbbio all’interesse aristocratico. La Costituzione, il governo degli Etrusci furono in tutto dell’aristocrazia principalmente. E come si vede in generale, essere il governo aristocratico men conservativo che il teocratico, pià che il democratico; cosi videsi pnr in Etruria: la coltnra vi s’avanzò probabilmente pià che ne’ popoli teocratici orientali, meno che negli Elleni democratici.nota

E della coltura Etrusca parimente moltissimo fn scritto, pochissimo accertato. Della lingna s’hanno monumenti, iscrizioni numerose sulle lapidi, sui vasi, sulle gemme, sulle monete. E i caratteri si conoscono, si leggono da destra a sinistra, come i semiti e i Pelasgi antichi, si trovan intermediari tra i Greci e i Latini; e quindi si conoscono molte parole, o, per dir meglio, molti suoni di parole. Ma giunta a ciò la filologia Etrnsca, si trovò in condizione tutta opposta a quella che si trovava la Egizia quando principiò Champollion. Neil’Egizia conoscendosi il cofto, reliqnia dell’Egizio, si conosceva pià o men la lingua, e si trattava solamente di scoprire i caratteri; nella Elrusca si conoscono pià o men bene i caratteri, e si tratta di scoprir la lingua, impresa pià difficile senza dubbio. E tuttavia deesi ella dire impossibile tale impresa? Certo si, se si voglia scoprire la lingua intiera, la lingua de’ libri che non son pià, o peggio la lingua parlala. Ma se un uomo paziente come il Champollion, e com’esso coraggioso insieme e speciale, si contentasse di un solo studio, una sola impresa, una sola via, alla sua vita letteraria; chi sa, dico, se non arriverebbe per tal via pure all’immortalità, alla scoperta della lingua Etrosca monumentale? Certo, al veder la pochezza, la vanità dei risultati a cui arrivarono tanti e tali studi di tali studiosi, può cadere il coraggio anche ai più arditi; può decidersi come vano od anche stolto ormai ogni studio della lingua Etrusca. Ma deridevasi come stolto, non ha molti anni, ogni 1

  1. De’ sacerdoti, de’ libri sacri, e delle divinazioni Etruschi, vedi i bellissimi cap. 1,2, 5, 6,7 del libro III del Müller. In Micali vedi, tomo I, pag. 468, la negazione delle caste.