Pagina:Memini - Mia, Milano, Galli, 1884.djvu/201

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curò di dare al giovanotto nulla più d'una di quelle elementari risposte, ch'egli giudicava sufficienti a soddisfare la curiosità o l'attaccamento ai padroni, da parte d'una persona di servizio.

Ma Drollino non si contentò.

— Potrebbe morire? chiese colla massima calma.

La celebrità medica, impazientita alzò le spalle.

— Caro mio, che andate chiedendo? Perchè dovrebbe morire? Ha un buon temperamento, è giovane. Ha bisogno di quiete e che la lascino stare in pace, ecco tutto.

— Già, disse Drollino.... Ma se invece....

Rimase in silenzio, con un'espressione bizzarra e cupamente inquieta.

— Che ci siano ancora dei servitori affezionati? chiese a sè stesso il celebre medico mentre saliva sul treno, in una bella carrozza di prima classe.

* * * * *

— Ecco qua, borbottava in guardaroba, la vecchia Tonia, è la terza volta che viene oggi, colla scusa di prender le notizie della signora Duchessa.