Pagina:Memini - Mia, Milano, Galli, 1884.djvu/259

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nè caldo, nè freddo, ora che non c'erano ospiti in villa. Non perdette però quell'occasione di canzonare Milla, pei gusti vagabondi dei suoi protetti. Non si commosse nemmeno pel dono di Mia. Chiese solo a sua moglie quanto aveva avuta la dabbenaggine di pagargliela a colui.

— Pagarla.... sclamò Milla — che cascava dalle nuvole.... pagarla?... Ma t'accerto che non è stato nulla di simile.... Non abbiamo scambiata una parola, su questo proposito.

— Eh! lo so anch'io che con te, non avrà parlato di prezzo. Ma te ne avvedrai quando farai i conti col signor Damelli.

— Credi.... proprio?... E io che m'ero commossa!... Ma pure....

— Per bacco, mia cara, è chiara come il giorno. Voleva liberarsene; non sapeva come, e te l'ha affibbiata; ecco tutto! Ora poi sarei curioso di sapere ciò che pretendi fare di quella bestia, tu che non hai mai voluto saperne di cavalcare.