Pagina:Memini - Mia, Milano, Galli, 1884.djvu/265

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senza confessarlo a sè stessa, che Drollino sarebbe rimasto più colpito dal suo generoso intervento e avrebbe data maggior importanza alla sua rivelazione. Ma invece se ne andrebbe quietamente, senza rompere il muso a quella canaglia di Battista.

Poichè, è d'uopo confessarlo, il cameriere del signor Duca non godeva affatto le simpatie dei suoi colleghi. Non si poteva negare la sua valentìa, egli possedeva in tutto e per tutto l'arte del suo mestiere.

Ma la sua onestà non era neppur più problematica ed egli, da qualche tempo in qua, si trascurava non poco. Battista era bene spesso ubbriaco, e s'andava ingolfando in certe avventure rustiche, tutt'altro che perdonabili e pur sempre, se non perdonate, ignorate dall'inesauribile indulgenza del Duca. Ora poi, in assenza del padrone, Battista abusava assolutamente della sua libertà.... al punto di passare quasi tutta la giornata, nonchè parecchie ore della sera, in una botteguccia con spaccio di liquori, situata alla estremità