Pagina:Memini - Mia, Milano, Galli, 1884.djvu/310

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ma ora il medico, d'accordo con Drollino stesso, aveva rigorosamente proibite le visite; eccettuate, ben inteso, quelle del Duca.

Il Duca si mostrava angustiato dallo stato di Drollino. Veniva spesso a vederlo, e inquieto del rapido progresso del male, si recava alla cascina ogni qualvolta poteva allontanarsi dalla villa senza dar sospetto a sua moglie. E anche stavolta, non appena vide Milla addormentata, uscì in fretta, dirigendosi verso la cascina. Nel cortile, all'ombra d'un vecchio fico, stava riunito un gruppo di contadini, inquilini del cascinale. Al giunger del Duca, s'alzaron tutti, salutando rispettosamente.

Giuliano si fermò a chieder loro notizie dell'ammalato.

Un vecchietto rubizzo rispose subito e per tutti:

— Male, male assai, signor padrone. Stamane è venuto il prevosto, e gli ha fatto fare le sue divozioni; e il dottore ha detto che sarà un miracolo se passa la notte.