Pagina:Memini - Mia, Milano, Galli, 1884.djvu/323

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l'estasi suprema di un'ora della sua prima gioventù.

— Dagli un bacio, — diceva il Principe ridendo. E la testolina bruna della bambina si chinava verso di lui; due labbruzze strette, allungate cercavano le sue; una vocina festosa ripeteva: — Prendi, Drollino, prendi!

Egli non si tirò in là, non ricusò. Mosso il braccio, brancolando nel buio, come se volesse stringere.... afferrare.

Poi, con un'ospressione di supremo trionfo, gridò: — Mia!

La vecchia si destò di botto.... Gesù Maria!... parlava sempre quel poveretto, non si chetava mai! Ecco che adesso chiamava la sua cavalla.

* * * * *

Stette ancora in ascolto, ma non sentì più nulla. Le parve anzi che il rantolo fosse cessato.... a un tratto. Inquieta, s'alzò, attizzò il lucignolo della lucerna e s'accostò al letto!