Pagina:Memorie dei Conti di Thunn 1839.djvu/104

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risdizionenelle ville di Bresimo e di Baselga, nè in altra loro casa delle dette ville o di altre, eccettuata la casa in Caldesio detta del Stabel, la quale sarà esente quanto al civile, ma non nel criminale, se dovesse imporsi pena di sangue. 2.° Quanto ai servi e alle famiglie contenute nelle investiture, se avranno commesso capitale delitto nel territorio del Vescovato, si puniscano dagli ufficiali del Vescovato, ove i di Tono non li domandino per essere puniti da loro: e nel resto soggiacciano interamente alla giurisdizione di Tono. 3.° Circa la custodia delle Feste, i di Tono riconosceranno in titolo dalla Chiesa trentina per investitura il diritto d’indicare alcune Feste, e di farvi la custodia.

(Ip.)


1532.


Giovanni de Ferrari da Vigo, servo dei di Tono, aveva presa la fuga per avere uccisa la propria moglie. Fu dopo per altre cause incarcerato d’ordine del Podestà di Trento, e, scopertosi il primo delitto, condannato a morte. Sigismondo di Tono, a fine di conservare i diritti dei Thunn, che nessuno eserciti giurisdizione sopra i loro servi, diede avviso al vescovo Bernardo ch’egli sgravò della pena il