Pagina:Memorie della Accademia delle Scienze di Torino, Tomo XXIX.djvu/537

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di costanzo gazzera 121

del re del quale essa e l’ inaagine, e direi anclie il rilraUo, si clilainava Touthmes. La stalua veiiiie ercUa in qualclie teinpio tilto costi-uiro da csso, del quale si fa inenzioae uellc isciizioni che dicouo cosi: (B. D) Dio bencfico {ojDerto al gran Sole delCunlvcrso) ainalo dAnionra vivificalore par sempre, figliuolo del Sole (T/iouthmes) ainato da Aiiioiira Re degli Vet vivificalore; in un’ alUa linca si lipelono gli slessi tiloli al re, e si soggiunge (C E), ha j’iiito gli cdijizi esso Thoutlimes. II caxtello prenome che accoinpagiia il T/iout/iiitcs iiclla slalua, ci scorge con facilila a poler ricouosceve a quale fra i tanti re della diciottesima dinaslia, che portarono lo slcsso nome, il quale pare fosse anzi nome coiuunc a tulla la prosapia Diospolitaua che uoa appellativo, sj debba assegnare. Occupa es$o il secondo luogo nella lavola d’Abidos, per cui si fa manifesto dover ella, senza alcun dubbio, appartenere a quel re che dal canoue di Mauetone, qualmujue ne fosse la cagioue, si noma Chcbron, figliuolo e Isuccessore del grande Ameijoftep. L’ imagine dello stesso re e flgurata in un piccolo stele colorilo, con le insegne regali, il serpentc lU’eo sul capo, ed in niano la sferza e lo scellro ricurvo, al quale, sicconic ad una divinita, vennero \ offerti doni d’ ogni natura, die si vedono esposti dinanzi a lui sopra una piccola tavola. I due cartelli reali si scorgono situati sopra il suo capo, i quali prcceduti dai solili titoli dicono: Dio Grazioso Signor del mondo (pfferto al gran Sole dell’ unlverso) figliuolo del Sole die lo ama (Thouthmes) viviftcatore.

Ugualmenve bella, e di un lavoro con non minor diligenza condolta, e un’ altio stalua, seduta, di un altro re Egizio. (tav. lo) Fu essa lavorata nellsk stessa qualita di pietra sienite della precedente, e per poco io crederei che uscissero dalle mani dello slesso SCuUore, tanto n’e simile lo stile, e di si perfelta rassomiglianza i particolari dell’ csecuzione- La disgrazia del riti’ovarsi spezzata al dissotto della cintura ne privo di parte delle leggcnde geroglillche ad essa appartenenti, ma per somma ventnra ci vennero conservati i cartelli posti ai du« lati, ed il piccolissimo della cintura (J);