Pagina:Memorie storiche del Santuario di Castelleone.djvu/52

Da Wikisource.
44

sate le disastrose calamità di que’ tempi, si potesse dar mano al Santuario.

Maria Vergine cominciò intanto a far conoscere gli effetti benefici della sua promessa tutela. “Fra lo scompiglio di tante guerre (dice il Fiammeni) e tante rivoluzioni, che accaddero in quell’anno stesso, Castelleone non sofferse la menoma traversía. Nelle continue marcie delle truppe, non ebbe ad alloggiare alcun soldato, nè pagò alcuna contribuzione di sopraccarico. Una fiera peste desolò in quell’anno Cremona, e gran parte del suo territorio; Castelleone fu solo il luogo preservato, che non ne vide alcun segno. Altrove la carestía portò il terrore e la morte; quivi non si sentì penuria di sorte alcuna; e varie altre grazie si ottennero, che tutti facilmente riconobbero dalla particolar protezione di Maria. - Nell’anno seguente Giovanni Summo, nostro Podestà; Giovanni Rosano, e Mainero Maineri, nostri Ragionati; e Francesco Arrighino, e Guglielmo Valvasore, principali Go-