Pagina:Memorie storiche della città e del territorio di Trento.djvu/156

Da Wikisource.
138 memorie storiche della città

al Principato di Trento trattarono delle convenzioni stipulate tra i Conti del Tirolo ed i Principi Vescovi di Trento per la mutua loro difesa molti scrittori alemanni, e tra di essi il Peffingero (ad Vitriar. illust. Lib. I. tit. 15 pag. 361), Viguleio Undio (Metropol. Salisburg. Tom. 2 pag. 307), Gian Giacomo Mascovio ed altri, i quali tutti convengono nell’affermare nihil hæc superioritati territoriali Tridentini Episcopi obesse quoad ea, quæ pactionibus comprehensa non sunt, eumque esse S. R. Imperii Principem ac Statum immediatum. Tal era finalmente anche la espressa volontà dei Serenissimi Conti del Tirolo medesimi, i quali dopo aver esatto col mezzo de’ proprj Commissarj in occasione d’ogni nuova elezione da tutti i sudditi del Vescovato di Trento il così detto giuramento delle Compattate annunziavano loro, che dovessero poi in tutto il resto ubbidire al proprio Vescovo Principe come a loro natural signore.

Ma ritornando al Cardinal Lodovico Madruzzo, regolate nella guisa, che abbiam detto, le cose coll’Arciduca Ferdinando Conte del Tirolo, fece egli ritorno in Trento, e riprese il possesso del suo Principato. Egli ottenne poscia dall’Imperatore Rodolfo II. la solenne investitura delle Regalie come Principe e Stato sovrano del Sacro Romano Impero data al suo Inviato in Praga li 13 Giugno 1579. Nello stesso anno 1579 sotto la data Tridenti