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8 memorie storiche della città

devano nella Valle Lagarina, se non dopo che ne furono legalmente a titolo di feudo investiti da’ Vescovi Principi di Trento, e la prima investitura, che conceduta fu a questa famiglia, è solo dell’anno 1198. Delle violenze e delle scelleraggini, che commettevano i piccoli signori in quella età, ne abbiamo non pochi altri esempi sì nel nostro, come in altri paesi, de’ quali non ne accennerò che un solo. L’anno 1158 due cardinali legati pontificj, che recavansi in Germania, accolti in Trento dal nostro Vescovo Adalpreto, e da lui accompagnati pel tratto atesino furono da due Conti di Eppen assaltati, svaligiati, e posti in prigione insieme col Vescovo medesimo, che pur era il loro signore, se non che venne poco dopo a liberarli un Duca di Baviera, il quale castigò anche, come convenivasi, que’ nobili masnadieri1.

Qualunque sia stata la causa della uccision di Adalpreto, egli ebbe tosto dopo sua morte pubblico culto come santo e come martire; del che fanno testimonianza parecchi antichi documenti, ed esiste ancora una vecchia lapide presso Roveredo con questa iscrizione: Locus Martirii Beati Adalpreti Episcopi Tridenti. Questa lapide diede a’ nostri giorni occasione o motivo al ch. Abate Girolamo Tartarotti di esaminare in un suo libro intitolato Memorie antiche di Rovereto, se

  1. Muratori Annali d’Italia anno 1158.