Pagina:Memorie storiche della città e del territorio di Trento.djvu/85

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e del territorio di trento. 67

Dicembre 1427, quanto nell’altra successiva di Ferrara dei 19 Aprile 1428, nella quale gli fu egualmente confermato il possesso del Castello di Tenno «cum omnibus suis fortalitiis, juribus, Jurisdictionibus, et pertinentiis, honorantiis, et præeminentiis quibuscumque.»

Fu dappoi implicato il Principe Vescovo Alessandro nella seconda guerra di Lombardia, che il Duca Filippo Maria Visconti ebbe colla Repubblica veneta. Avendo l’armata del Duca Filippo Maria Visconti l’anno 1438 stretta d’assedio la città di Brescia soggetta al dominio veneto, ed essendo impedita la comunicazione col Veronese dal Marchese di Mantova collegato col Duca, Gattamelata Capitano generale de' Veneziani si accinse all’impresa di attraversare la Val Sabbia, la Contea di Lodrone, e le Giudicarie per quindi sboccare nell’Archese, e per la Valle Lagarina trasferirsi a Verona. Prima però di tale impresa Luigi del Verme ministro del Duca di Milano erasi portato a Riva, ove aveva conchiuso col Principe Vescovo Alessandro un trattato di alleanza contro la Repubblica; e quindi fu, che nelle Giudicarie si ritrovarono sulle armi i contadini del paese per ordine del Principe Vescovo, i quali validamente si opposero al passaggio di Gattamelata, che non senza gravissimo danno entrò poi nel Veronese. La guerra fu sfortunata pel Duca di Milano e pe’ suoi Alleati, ed il Principe Vescovo di Trento ebbe in essa a perdere Riva, la quale fu