Pagina:Memorie storiche della città e del territorio di Trento - parte prima.djvu/123

Da Wikisource.
112 memorie storiche

in tutte formano novanta e più scalini; ed egli poteva pur dire, che a’ piedi del Santuario oltre l’abitazione del Priore v’ha pure un’osteria per albergo e comodo de’ divoti, che in gran numero a visitar vengono il Santuario massime nella state. Egli dice, che S. Romedio co’ suoi due compagni appellati Abraam e David seguendo l’esempio degli antichi anacoreti, che si separavan dal mondo per meditare le cose celesti, si ritirò in quel solitario luogo per la vicinanza di quello al luogo del martirio de’ SS. Sisinnio, Martirio, ed Alessandro: che S. Romedio fu in venerazione fin dall’anno 1135, la quale continuò sempre non solo nella diocesi di Trento, ed in quella di Bressanone, ma anche in diverse di Germania come attestano gli Annali Sabionesi, e che nel passato secolo l’erudito Abate Tartarotti, ed il Padre Bonelli hanno fortemente disputato intorno alla patria ed al nome di S. Romedio. Io osserverò intorno a questa disputa, che l’Abate Tartarotti disse con tutta ragione, che la vita di S. Romedio pubblicata colle stampe dal Prete Pietro Tecini Dottore e Prior dell’Eremo, nella quale si narrano molte prodigiose e stupende cose di questo Santo, e particolarmente intorno alla sua venuta in Trento montato su d’un orso in luogo di cavallo insieme co’ due suoi servitori a visitar S. Vigilio, ed alla campanella del Duomo, che di per se stessa suonando an-