Pagina:Memorie storiche della città e marchesato di Ceva.djvu/305

Da Wikisource.

305

questo delitto più non passò, e fecero tutti, per quanto si sappia, cattiva fine.

Nel dividersi il bottino ad alcuni toccarono bauli pieni di musica, ad altri di bottoni di stagno, e ad altri bauli vuoti, il che formò la parte comica di questo detestabile dramma.

Li 6 successivo luglio vi fu in Ceva uno spaventoso allarme, e si credeva di certo che alla notte venisse occupata dai francesi. Il comandante Austriaco spedì esploratori nella valle del Tanaro con un picchetto di cavalleria ed alcuni fanti.

Trovavasi l’avanguardia francese alla Pievetta e sentito lo avvicinarsi degli Austriaci ripiegò al borgo maggiore di Garessio.

I principali cittadini di Ceva e molti ecclesiastici si rifugiarono in paesi meno esposti al passaggio dei francesi trasportando seco quanto avevano di più prezioso.