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DI LIONARDO DA VINCI. 143

e puzzolenti, che vedonsi indicate nel bel disegno da lui lasciatoci nel codice atlantico1; se pur ciò non aveva anch’egli appreso da alcuni viaggiatori che narravano d’aver vedute simili bombarde nelle Indie, ma non erano creduti2.

XXXVI. In un sol capo parleremo de’ varj stromenti, congegni, e macchine da Lionardo immaginati. Solo alcuni pochi ne rammenta Venturi, e sono. Un compasso di proporzione col centro mobile, che può anche servire a fare un’ovale avente una data proporzione a un dato circolo; e di questo compasso egli dà un disegno, interamente simile ai compassi a centro mobile usati oggidì — Uno stromento atto ad indicare la costituzione e la densità dell’aria. Alla figura che ne dà sembra essere una specie d’igrometro, in cui v’è un’asta in bilico con due corpi alle estremità, de’ quali uno più suscettibile dell’umidità aerea inclinavasi, scorrendo su una porzione di cerchio in cui segnati erano i gradi. Un altro disegno vinciano di analogo igrometro copiò già il mio collega Mussi dal codice atlantico. In questo l’asta sostenente le bilance serve di base a un triangolo equilatero che al vertice è sostenuto su per-


  1. Vedi la Tav. xxxviii de’ disegni pubblicati dal Gerli.
  2. Morelli, Dissertaz. intorno ad alcuni Viaggiatori eruditi ec. Venezia 1803. Pag. 22.