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180 MEMORIE STORICHE

Ecco pertanto il canale o naviglio della Martesana, derivato dal fiume Adda sotto il forte di Trezzo, e, dopo d’avere percorso quasi 30 miglia di paese, giunto sin presso Milano, certamente senza l’opera del nostro Lionardo. Francesco I, nell’ordinarlo, alla navigazione sino alle porte della città certamente mirava; e, la mente del padre eseguendo, ve la condusse, o a condurvela era vicino il duca Galeazzo Maria, poichè una conca avea già fatta costruire presso san Marco: della qual cosa abbiamo autentico documento in un decreto dell’arcivescovo Stefano, che ai 28 di settembre del 1496 »dichiara non più sacra ma profana quella parte del cimitero di san Marco, di cui si servì il duca per fare la conca del naviglio della Martesana ec.»1.

È incerto se ne’ primi anni quel canale alla navigazione effettivamente abbia servito; ma certa cosa è che poco atto esser poteva a portar barche, dopo il mentovato editto di Bianca Maria che una quantità grandissima d’acqua vendè per l’irrigazione; e a questa pur mancò nel 1480, quando sfiancatesi le mura e ’l suolo, che il canale sosteneano, nel fiume ricadde, onde 200 braccia di canale fu d’uopo di nuovamente scavare nel sasso. Quando Lodovico, richia-


  1. Copia di questa Carta ebbe Oltrocchi dall’archivio di S. Marco.