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DI LIONARDO DA VINCI. 185

nardo disegnata abbia la conca di san Marco; e ben lo mostra la sua maniera e ancor più lo scritto suo da destra a sinistra. Ivi s'indica il luogo: Conca di san Marco, e leggesi che quella conca è di muro costruito su pali: che al fondo della conca fu gittata chiaia e calcina, e mentre questa era fresca ancora vi furon messi dentro de'travicelli verdi di 3 a 4 once in traverso; che sino alla lor sommità tutto fu riempiuto di ghiaia e calcina, e sopra la testa de'travicelli furon collocate delle tavole; e avverte che i travicelli furon essi medesimi prima inchiodati e assicurati sopra i pali, siccome vedesi nel disegno, ove pur s'indica il luogo in cui si pose la ghiaia e la calcina, e su di essa i mattoni e le tavole. Parlasi della costruzione dello sportello, aggirantesi su un perno, il quale non ista nel centro, ma più presso l'estremità della porta, la quale trovasi nel mezzo del canale; e ivi osserva che a motivo di tale costruzione, l'acqua che dallo sportello esce va a battere la sponda, e dee facilmente romperla. Questa osservazione, ossia critica fatta alla costruzione del sostegno; il leggere da lui descritta la conca di S. Marco, come edifizio di già esistente, e non come costruzione da farsi; il vedervi un solo sportello, e questo chiuso con una catena, laddove oggidì due e non uno veggiamo essere gli sportelli, in cui s'alza il


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