Pagina:Memorie storiche su la vita gli studj e le opere di Lionardo da Vinci.djvu/97

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86 MEMORIE STORICHE

(pag. 6) scrisse l'osservazione fatta a Piombino su un'onda del mare che incalza l'altra e viene a spianarsi sul lido. Descrive una singolar campana di Siena e la snodatura del suo battocchio. Novera fra i paesi che vide Orvieto e Acquapendente; e fa la memoria di chiedere l'Archimede del vescovo di Padova, e l'opera di fra Luca al Vitelloso.

Nè credasi già che viaggiasse Lionardo per ozio o a cercar lavoro o per isfuggire ai mali della guerra che accesa aveva per una parte d'Italia la smodata ambizione del duca Valentino Borgia, e di suo padre Alessandro VI, che tutti i minori principi italiani di privar tentò, e privò in parte de'loro stati per dare, se gli fosse stato possibile, il regno d'Italia a quello scelerato suo figliuolo. Fu appunto la prepotenza del duca Valentino, che a Lionardo giovò in quel momento, poichè dichiarollo suo architetto e ingegnere generale, e a visitare spedillo tutte le fortezze degli stati, de'quali aveasi già usurpato il dominio, sotto il titolo di gonfaloniere, e capitano generale della Chiesa. Un documento autentico e importante di ciò, in data appunto del 1502, sta nell'archivio Melzi, da cui il consigl. De Pagave per gentilezza del sig. cav. Giacomo Melzi (zio del Vice-Presidente della nostra Italiana Repubblica) ch'egli a region commenda come delle belle arti intelligente e amantissimo, potè trarre au-