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Pagina:Memorie storiche sulla città Sabazia ora Lago Sabatino.pdf/104

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lava. Il Sig. Palazzi da me interrogato mi assicurò d’aver presentato al prelodato Sig. Prof. Nibbj l’iscrizione predetta, e avea potuto rilevare che il soggetto di cui si trattava era un antico guerriero conosciuto per avere scritto de Stratagemmis Militaribus. Impaziente però e smanioso di venire in più chiara cognizione della medesima, credei bene rivolgermi ad un ripiego, cioè di contrassegnare tutte le lettere di quella lapide nel modo che stanno, e così meglio rintracciare in qualche modo la condizione della persona ivi sepolta. Riuscì l’operazione se non compita almeno nella massima parte ridotta al punto di sufficientemente interpretarne il senso, e conoscere altresì il genere e l’età della persona tumulata. Osservate pertanto esattamente le lettere trascritte nella maniera che vengono riportate nella lapide ( di cui si dà qui appresso la copia ) credo di aver potuto rilevare, che quel monumento era consacrato alla moglie di un personaggio anche distinto non meno nella nascita, che nell’arte militare. Quello che mi ha dato giusto motivo di credere in tal guisa sono stati gli oggetti, che come dissi furono rinvenuti in quella cassa, quali suppongo fossero ivi collocati dallo stesso marito in segno probabilmente del suo affetto alla defunta consorte, facendo così ritenere esser egli stato un guerriero, che avea figurato con qualche distinzione mentre vivea. ( 1 )

(1 ) Non s’ingannò punto il chiarissimo Sig. Professore Nibbj nel favorirmi la notizia sovraccennata riguardo alla condizione del soggetto in proposito. Favorito dal tempo, e molto più dall’amicizia del degnissimo Sig. Francesco Ceroti Maestro di S. E. il Sig. Principe Don Lorenzo Corsini soggetto ben conosciuto per i rari suoi talenti, e soda erudizione in una età ancora verdissima, si è giunto finalmente a conoscere chi fosse quel Polieno marcato nella lapidaria iscrizione retroportata. Polieno ( lat. Polyaenus. grec. Пovatvaɛ ) storico Greco nato in Macedonia era avvocato in Roma verso l’anno 161 dell’era volgare nel regno di M. Aurelio e L. Vero. A questi intitolò i suoi strattagemmi che furono pubblicati la prima volta nel 1589 da Jsacco Casaubon colla traduzione latina di Giusto Voltejo. Maasvicio ne fece un altra edizione a Leida nel 1690 servendosi della stessa traduzione a rincontro del testo. Mursinna ristampò tale edizione a Berlino nel 1756. Finalmente Coray fece uscire dai torchi di Eberhart ( Parigi 1809 ) il testo Greco considerabilmente purgato. V’ha una traduzione Francese del 1739. Parigi. Vi sono le traduzioni Italiane che precedettero la pubblicazione in istampa del testo Greco l’una del Mutoni 1550, l’altra del Carani 1552 ristampata in Milano 1820. Polieno fu anche militare, per quel che ne scrive il Casaubon nella sua prefazione. Desiderandosi qualche altra notizia intorno a questo scrittore si potrebbe vedere l’edizione ultima di Milano, dove vi sono alcuni cenni biografici scritti dal Cav. Andrea Mustoxidi. Cicerone nelle sue questioni accademiche parla di un altro Polieno geometra profondo, il quale finì, come Epicuro, sostenendo esser falsa la scienza a cui si era applicato durante la metà della sua vita.