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Pagina:Memorie storiche sulla città Sabazia ora Lago Sabatino.pdf/91

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Nell’anno 1581. sotto il pontificato di Gregorio XIII. fu rogato dal suddetto notaro alli 10.Agosto il Testamento di certo Giovanni di quondam Carlo del quale se ne accenna per brevità il solo principio = In meis personaliter constitutus in castro Vicarelli Territorii Treviniani Joannes quondam Caroli jacens in lecto ec. e più sotto: Jure legati reliquit Mirabiliae suae Uxori filiae Pasqualis habitatoris in dicto castro scuta decem. Nel giorno 15. Ottobre del suddetto anno trovasi registrato il testamento di un certo Sante quondam Battista del piano Majano Comunitatis Aretii habitator ad presens iu Castro Vicarelli. Nel giorno 24. di Maggio 1585. trovasi registrato il testamento di un certo Virgilio quondam Silvi in cui fra le altre cose vi sono le seguenti parole = corpori suo sepulturam elegit in ecclesia S. Mariae Castri Vicarelli. Finalmente sotto il 16. Novembre di detto anno trovasi il testamento di una certa Antonina filia quondam Silvestri Jacobi Comunitatis Spoleti habitatrix in Castro Vicarelli uxor relicta Baldassaris Senensis aliter il Papa. Entrati però al possesso i padri di Gesù di quella tenuta, luogo sì rispettabile un tempo, fu rinvenuto il detto Castello quasi del tutto demolito, e non più abitato da qualche tempo. Ricchi e di buon genio come erano e come sono quei Padri pensarono di edificare il casamento di sopra accennato unitamente alla piccola Chiesa presso al medesimo, e vi collocarono l’Imagine della Madonna SS. rinvenuta nell’antica chiesa diruta del suddetto Castellaccio. E siccome un tale rinvenimento accadde nel giorno della SS. Annunziata fu quella nuova chiesa dichiarata titolare di quel santo giorno, ed in virtù di tal titolo si celebra ogni anno la festa medesima dal clero e popolo di Trevignano come chiesa figliale di questa parocchiale e collegiata. Eravi anticamente in quel giorno una fiera rispettabile si per lẹ mercanzie anche di lusso, e comestibili di ogni genere, che in quella spacciavansi, quanto pel numero considerabile di popolo che vi accorreva dai circonvicini paesi, della quale però al presente non si conserva che l’ombra, ma pure evvi tuttavia in quel giorno un concorso sufficiente di popolo per solennizzare la festa. Malgrado però che in oggi non presenti quel luogo alcun vestigio del primo suo splendore, e non vi si veggano che ruderi di antichissimi edifizii, perchè tutto ridotto a vasti oliveti, e riserve di prati e pascolari, esiste tuttora intatta al di sopra del fosso detto delle ferriere, ed in poca distanza dalle terme suddette una fabbrica tutta coperta a volta, quale serviva in addietro di mandria ai majali della Tenuta. Mi era immaginato in addietro fosse questa un antica scuderia e che dovesse spettare a qualche personaggio distinto di quel tempo