Pagina:Meomartini - I monumenti e le opere d'arte della città di Benevento.djvu/173

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arco traiano 151

trovassero in voi il padre comune; crescessero a spese vostre, se crescevano al vostro servizio, e col vitto da voi loro prestato arrivassero a poter militare sotto di voi…»

Così pure, oltre al doppio simbolo dell’Italia e di Marte, della patria e della di lei difesa, cui quei fanciulli avrebbero concorso, notisi ancor l’altro della felicità che dal connubio poteasi sperare con la certezza degli alimenti: «I benestanti sono consigliati a mettere al mondo dei figliuoli da premii grandi e da pene non inferiori: quanto ai poveri il solo motivo di farli nascere è un principe buono. Se questi con la sua splendidezza non solleva e non mantiene coloro che sulla fiducia di lui furono generati, affretta la ruina dell’imperio e quella della repubblica. In vano il Principe trascura la plebe, fa conto dei grandi, chè questi saranno un capo senza corpo, e che non reggerà sotto il suo peso. Ora è facile il congetturare qual abbiate provato piacere nell’essere accolto dai viva dei padri e dei figliuoli, dei vecchi e dei bambini. Queste furono le prime voci che fecero arrivare alle vostre orecchie i piccoli cittadini, ai quali volendo voi somministrar gli alimenti faceste quest’altra massima grazia che astretti non fossero a dimandarli. Sebbene quello che supera ogni cosa si è, che voi siete si fatto che riesce dolce ed utile sotto di voi l’aver dei figliuoli.» E soggiunge1: «È veramente uno sprone assai acuto a divenir padre il generar figliuoli sulla speranza degli alimenti: Magnum quidem est educandi incitamentum, tollere liberos in spem alimentorum

Quest’ultimo concetto vedesi sotto altra forma espresso nel quadro citato dell’arco di Costantino, cioè di una femmina che accenna con le mani al suo seno pregnante e di altri tre personaggi che recan dei pargoletti a ringraziare il magnanimo Imperatore.

Nel nostro quadro, invece, è questi che addita all’Italia, alle genti i due pargoletti accolti sotto le grandi ali della sua carità.

Ed egli non mostra nessuna pompa del grande atto benefico; invece si appalesa modesto, serio, in dimessa tunica, e paludamento di campagna, avendo l’artista voluto tradurre il concetto

  1. Paneg. capit. XXVII