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182 arco traiano


Bello e maestoso è l’aspetto di Traiano, precisa e naturale la movenza, col corpo poggiato più sul sinistro piede, per ricever la corona; al tempo stesso ha graziosamente inflesso alquanto il ginocchio destro e con la punta del ricco coturno preme appena da questa parte il suolo. Nè men bella è la Vittoria, con maestose ali, con ricchissime vesti mirabilmente scolpite in graziosi avvolgimenti, con la destra in atto di posar la corona di alloro sul capo augusto e con la sinistra reggente la palla. Elegante ha l’acconciatura delle chiome, espressivo quanto mai il volto. Io conservo una moneta in bronzo di Traiano, sul cui diritto è la sua testa laureata, con la scritta in giro IMP. CAES. NERVA. TRAIAN. AVG. GERM. DACICVS. P. M; e nel rovescio una Vittoria alata, in piedi, con una corona di alloro nella destra protesa e veste lunga, simile in tutto a questa del presente quadro, con le iniziali di lato S. C. e nel giro la scritta: TR. P. VII. IMP. IIII. COS. V. P. P.

Ricca e artistica è la cornice di questo quadro. di perfetta composizione ad esecuzione, formante un trofeo dì armi, insegne e vesti militari. Son targhe, scuri, lance, faretre, scudi, corazze, cosciali, elmi, vesti eroiche, giachi, in vario modo composti e intrecciati. È un accessorio del quadro, e pur quanto sentimento artistico ci rivela questa cornice.

Quadri dei misteri Mitriaci (fig. 2 intercalata nel testo).

Questi quadri son quattro, affatto simili, messi negli intercolunnii delle due facciate, al disopra dell’imposta del fornice.

Pria di descriverli, per poterli intendere meglio, fa mestieri dire qualche cosa intorno al culto di Mitra ed ai suoi misteri.

Mitra, il maggior nume dei Persi, era il Sole, che essi adoravano nelle caverne1, e anche il fuoco2. Lo reputavano nato dalla pietra, la quale nell’attrito con l’acciaio emette le scintille. Mitra, secondo Plutarco, desiderando aver prole e in pari tempo aborrendo dalle donne, si sposò ad una pietra, dal quale connubio nacque Diorfo3. Presso di quelle genti Mitra era rappresentata con testa di leone in abito Persico e tiara splendente, in atto

  1. Pomey, op. cit. pag. 42.
  2. Montfauçon, op. cit. tom. I. pag. 367.
  3. Id.pag. 368.