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258 via egnatia—ponticello

dia Valeria, quella a Mediolano ad Columnam per Boiano e Venosa1, e la via Erculea2.

Per lungo tempo fu ignorato il vero sito di Equotutico, fino a che il distinto Geografo francese d’Anville3 in una sua escursione scientifica per queste contrade non l’ebbe quasi divinato nelle vicinanze di Castelfranco in Miscano. Di fatti esso era nelle piane di S. Eleuterio, a valle di questo paese della nostra provincia4, ma in tenimento di Ariano, (sulla sinistra dello imbocco della galleria La Starza della ferrovia Napoli, Benevento, Foggia), ove si sono scoverte iscrizioni, oggetti antichi e ruderi di antichi monumenti.

  1. Questa via è distinta nell’Itinerario di Antonino così: Iter quod a Mediolano per Picenum et Campaniam ad Columnam, id est traiectum Siciliae, ducit M. P. CCCCLVI. Eccone alcuni tratti:
    Sulmone civitas M. P. XXVIII.
    Aufidena civitas M. P. XXIV.
    Aesernia civitas M. P. XXVIII.
    Bovianum civitas M. P. XVI.
    Super Tamavi fluvium M. P. XIV.
    Ad Equum Tuticum M. P. XXII.

    Segnando l’Itinerario miglia XIV o chilometri 20,741 tra Boiano e il fiume Tammaro, la via doveva attraversar questo presso Sassinoro (vedi carta topog. sudetta Stato Maggiore, F. 162, III.), non presso Campolattaro e Pontelandolfo, come erroneamente asserisce Pratilli (op. cit. pag. 426), o passare per Coffiano (estremo limite del tenimento di Morcone presso Circello), Bebiano (vedi pag. 147 e 148 di quest’opera), Reino, contrada Santa Barbara del tenimento di S. Marco nella valle del Tammaro, sulla sponda sinistra; e dirigersi o direttamente ad Equotutico o prima sopra Foro Novo. In comprova di quanto io asserisco stanno la esistenza ancora oggidì del Regio Tratturo (grande via pel transito della pastorizia tra gli Abbruzzi e le Puglie) per i siti da me nominati, a partire da Boiano, e l’antichità di questi, ove le scoverte di monumenti, tombe, iscrizioni sono assai frequenti. Di più, solo per questo cammino corrispondono le distanze segnate nell’itinerario. E dovette essere pure questa la opinione di d’Anville (Analyse Géographique de l’Italie, a Paris, MDCCXLIV, pag. 220), perchè ei dice che questa via passava il Tammaro sull’allineamento Boiano Equotutico.

  2. Corcia, op. cit. tom. 2. pag. 515.
  3. Op. cit. pag. 218.
  4. Vedi carte top. citate dello Stato Maggiore, F. 174, IV.