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atto terzo | 49 |
SCENA VII
Tamiri e Mirteo.
si voli al re.) (in atto di partire)
Mirteo. Così mi lasci? Almeno
guardami, ingrata, e parti.
Tamiri. Mirteo, non lusingarti: io ben conosco
tutti i meriti tuoi; quanto io ti deggio
in faccia al mondo intero,
sempre confesserò; saprò serbarti,
per fin ch’io viva, un’amistá verace:
ma Scitalce mi piace;
sol per lui di catene ho cinto il core.
Mirteo. Ma la ragion?
Tamiri. Ma la ragione è amore.
D’un genio che m’accende,
tu vuoi ragion da me?
Non ha ragione amore,
o, se ragione intende,
subito amor non è.
Un amoroso foco
non può spiegarsi mai.
Di’ che lo sente poco
chi ne ragiona assai,
chi ti sa dir perché. (parte)
SCENA VIII
Mirteo solo.
perdi per lei; consacra a’ suoi voleri
tutte le cure tue, tutti i pensieri: