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170 miranda

Quel plumbeo lago tra un abisso e l’altro,
Le rive nere, quei macigni informi
Qua e là franati, quel sinistro cielo
E gli azzurri burron di Val di Reno,
M’hanno impresso nel cor tetro sconforto.

Giunta lassù, pareami esser guardata
Da tutti i monti curïosamente.
Non nacqui per le cime, amo le valli.