Pagina:Miranda (Fogazzaro).djvu/40

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36 miranda


Lesse, rilesse,
A poco a poco di languor mortale
Sentissi ascender per le membra un’onda;
Nè l’assalse dolor, chè la memoria
380E l’intelletto uno stupor tenea.
Lentamente la lettera depose.
Stette in silenzio assorta nella voce
Dell’arator lontano e nell’aspetto
Dell’allegra campagna; lentamente
385Ordin pose a’ suoi libri ed alle carte,
Uscì mutando come in sogno l’orme,
Alle case de’ villici avviossi,
Tenera accarezzò bambini ignoti,
Neglesse i prediletti e con tranquillo
390Viso il ritorno della madre accolse.
Solo era il labbro pallido, lo sguardo
Attonito e la voce un’altra voce.
Notò Maria quel novo aspetto e tacque.
Ella credea sua figlia ancor non presa
395Di prepotente amore e delle nozze
Intravviste turbata per pudico
Femminil senso e per la tenerezza
Della madre diletta e della casa.